sabato 23 agosto 2008

Un fatto di cronaca nera in Svizzera, preso l'omicida: è un "extracomunitario".

Certe volte capita alcune nostre convinzioni, seppure poggino su basi solide, vengano fatte traballare da fatti di cui capita di venire a conoscenza, attraverso internet, la TV, i giornali ed anche voci di strada.
Tanti si dicono convinti ad esempio, che tra gli extracomunitarici ci siano persone perbene e persone che delinquono. Come in ogni popolazione del mondo. Vero. Certamente perciò, non è giusto criminalizzare intere comunità, solo perchè pochi elementi di quelle comunità commmettono reati.
Però poi, come dicevo sopra, si leggono di fatti di cronaca che provocano l'istinto umano, generano rabbia. Questa rabbia è cavalcata dai media e spesso la politica approfitta di quella tensione sociale, per varare provvedimenti che si abbattono contro intere comunità, senza distinzioni. E' capitato in Italia con provvedimenti contro i romeni prima e contro i rom poi.
Questa mattina vengo a sapere di un fatto di cronoca accaduto in Svizzera, che ha visto coinvolti alcuni extracomunitari. Come al solito, direbbe qualcuno, già lo immagino. Già mi pare di sentirne le voci. Ma vabbè. Rimaniamo al fatto di cronaca, per cercare di avere un atteggiamento più distaccato.
L'episodio è accaduto a Losone, un comune del Canton Ticino in Svizzera. Lì un "extracomunitario" di 45 anni, già pregiudicato per un assalto ad un ufficio postale in Italia, ha ucciso con un colpo di pistola un uomo di nazionalità turca e ferito il fratello di quest'ultimo. L'omicida ha fatto poi perdere le sue tracce, aiutato da quattro suoi connazionali.
Personalmente, nonostante l'ennsimo fatto di cronaca attribuito ad "extracomunitari", di cui i giornali non mancano mai di portarci a conoscenza, rimango della mia opinione: non bisogna criminalizzare intere comunità, per le responsabilità di singole persone. Mi auguro quindi, che la Svizzera non voglia prendere provvedimenti xenofobi contro l'intera comunità di italiani presenti nel Canton Ticino. L'assassino, infatti, si chiama Antonio Barbieri. E' originario di Cannobio. E' un "extracomunitario" in Svizzera?!

14 commenti:

Anonimo,  23 agosto 2008 alle ore 11:16  

Veramente la Svizzera non è una comunità ma una federazione per cui non si può certo dire che un italiano in Svizzera sia un 'extracomunitario'. Il giornalista di questo articolo avrebbe potuto parlare di 'straniero' e non certo extracomunitario. Pur condividendo il contenuto dell'articolo rimango stupito per come certi 'giornalisti', pur su internet, possano scrivere articoli simili.

Tisbe 23 agosto 2008 alle ore 11:20  

@anonimo, ma non ti sei accorto che Crocco stava ironizzando sul concetto di "extracomunitario"?

Crocco1830 23 agosto 2008 alle ore 11:39  

@ anonimo: tisbe mi ha anticipato. Quando in Italia si parla di reati commessi da stranieri provenienti da Paesi più poveri del nostro, si parla di extracomunitari, anche quando appartengono ad un Paese della UE (vedi romeni). Quando si parla di rom, si parla come fossero extracomunitari, perchè erroneamente gli si attribuisce sempre (o quasi) una nazionalità non comunitaria.
La parola extracomunitario la si usa oggi (impropriamente), per indicare immigrati provenienti da paesi meno fortunati di quello nostro. L'extracomunitarietà, la si attribuisce piuttosto in base alle capacità economiche della persona e del Paese di provenienza, perchè così fa comodo. Se per coerenza abusassimo del termine extracomunitario anche in questo caso, come ho provato a fare nel post, gli Svizzeri potrebbero certamente considerarci extracomunitari.
Forse non era immediatamente comprensibile il concetto, perciò ti ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimerlo meglio. Spero.

@ tisbe: mi hai anticipato nella precisazione. Perciò noto con piacere che forse era piuttosto intuibili il significato del post e il modo in cui il termine extracomunitario è stato usato.

Unknown 23 agosto 2008 alle ore 12:45  

Ma la dolce Svizzera non può fare ciò di cui tu scrivi: ha già il cioccolato, gli orologi e i coltellini; una xenofobia svizzera, forse, ma neutrale!?!

Anonimo,  23 agosto 2008 alle ore 13:13  

Sono sempre stato convinto di una cosa: c'è una legge, se questa viene infranta, ci sono delle misure punitive per chi ha trasgredito, quindi si prende il colpevole e gli si infliegge la pena. Punto. Stop. Tutto il resto sono inutili speculazioni, xenofobia, pregiudizio, secondo i quali si vorrebbe far scontare il prezzo diu un errore ad un'intera comunità, e francamente è questo che fa la lega e i suoi alleati forzitaliani.

Anonimo,  23 agosto 2008 alle ore 16:42  

sapevo che andava a finir così. ehehhehehe

il mondo visto a testa in giù o dall'altra parte della medaglia, fa sembrare tutto più relativo. Dovremmo imparare a vestire un po' di più, e con modestia, gli "abiti" dei nostri fratelli.

il Russo 23 agosto 2008 alle ore 19:36  

Sono i paradossi che creano concetti come confine, nazionalità, razza.
Fai bene a sottolineare tutto ciò, quando la tragedia assume i contorni del ridicolo.

Franca 24 agosto 2008 alle ore 10:41  

Direi che il tono del post era comprensibilissimo e del tutto condivisibile...

Crocco1830 24 agosto 2008 alle ore 11:59  

@ riverinflood: forse dovremmo cominciare a produrre cioccolato, orologi e coltellini. ;-)

@ cesco: certo, le responsabilità individuali si pagano individualmente. Ma non farebbe comodo ad una politica sensazionalistica.

@ saamaya: capiremmo quanto spesso sono stretti. Perchè spesso si vede un musulmano come musulmano e basta. Un povero come un povero e basta. Un rom come un rom e basta. Ed invece quanto è più ricca e complessa l'umanità ...

@ il russo: mi piacerebbe che certi paradossi avessero la capacità di abbattere certi confini.

@ franca: speravo fosse comprensibile e direi che la percentuale di compresione mi conforta. ;-)

Donna Cannone 28 agosto 2008 alle ore 12:59  

fenomenale. Dovrebbero mandarlo al tg1 e 2, così ci faremmo la figura dei pirla - 2 volte

Prefe 29 agosto 2008 alle ore 17:03  

possono anche segregarli nei lager gli italiani in svizzera, il leghista medio nemmeno se ne accorgerebbe.

Comunque per trovare delinquenti italiani basta stare in italia, ne è piena

Crocco1830 30 agosto 2008 alle ore 13:53  

@ donna cannone: sarebbe il caso, è vero.

@ prefe: certo, basta stare in Italia. Anche in rapporto agli abitanti, gli italiani delinquono più degli stranieri.

Anonimo,  18 ottobre 2008 alle ore 10:10  

scusate se mi intrometto, sono un frontaliere che lavora in Svizzera, non ho mai avuto problemi con nessuno, gli svizzeri mi trattano come uno di loro, insomma sto da dio, come tutti i miei connazionali che lavorano qui (si guadagna bene, la pressione fiscale sulle buste paga è molto più bassa); la regola generale è questa: tu non rompere le palle agli altri e gli altri non le romperanno a te. Quindi state creando un caso che non esiste, anche perchè tutto il Canton Ticino è Italiano o di origine italiana.

Anonimo,  20 ottobre 2008 alle ore 08:54  

@ anonimo: scusa, ma quale caso hai notato? Nessuno mi pare abbia sollevato un caso. Il post era evidentemente una provocazione. E' stato solo preso a pretesto un fatto di cronaca, per dire che a delinquere non sono solo gli immigrati in Italia, ma anche Italiani all'estero. Dovrebbe essere un'ovvietà, ma in questi tempi sembra necessario precisarlo.

Posta un commento

Articoli correlati

  © Blogger templates The Professional Template by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP