mercoledì 31 dicembre 2008

Buon anno


Mi sottraggo dal fare un bilancio di questo 2008, di cui non mi pare si possa raccontare molto di positivo. Ed anche perchè rischierei di vanificare dal principio il senso di questo post. Che comunque si tratta di un post di auguri per l'anno che sta per cominciare.
D'altronde si sa, quando un anno si avvia a conclusione, è inevitabile augurarsi ed augurare un felice anno nuovo. Non mi sottraggo a questo rito e faccio perciò la mia parte. Ma nel farlo, mi rivolgo ad una persona in particolare: il mio piccolo figlio. Tanto piccolo da cominciare ad osservare il mondo da soli pochi mesi. A lui soprattutto rivolgo il mio augurio.
Gli auguro allora di imparare a riconoscere le cause delle povertà che si manifestano nei corpi infreddoliti ed affamti dei senza tetto. Quei corpi disprezzati ed umiliati, dall'alto di dodici centimetri di tacchi a spillo sui quali pesano corpi impellicciati.
Auguro a mio figlio di sapersi ribellare contro la precarietà del lavoro e della vita e di saper vomitare su una rincorsa al profitto, in nome del quale si uccidono lavoratori costretti alla condizione di animali da soma.
Tanti auguri al mio piccolo di incontrare altri bimbi, di qualunque colore della pelle, provenienti da qualunque luogo, credenti in qualsiasi dio o anche senza religione, appartenente ad ogni etnia. Gli auguro di incontrarli e di giocare con loro, senza fare caso alle differenze esteriori. Ed auguro ai genitori di ogni bimbo, di poter osservare la capacità dei loro piccoli figli, di riconoscere come il cuore che batte in ognuno di loro non abbia differenze etniche, religiose o culturali.
Un mondo di auguri al mio pargoletto, di non dover vedere corpi straziati da bombe che uccidono in nome di una libertà neo-coloniale. Ti auguro, figlio mio, di non dover vedere bambini che salutano propri coetanei e conterranei con un messaggio su una bomba pronta per essere sganciata. Bambini in cui si cerca in ogni modo di fare germogliare l'odio dei più grandi.
Auguro a mio figlio di rimproverarmi l'aver contribuito a rendere questo mondo più brutto e sporco di come l'ho trovato quando avevo la sua età. E gli auguro di imparare ad abitarlo meglio di come finora ho fatto io.

Lo so che questi sono auguri che non possono essere realizzati per l'anno che comincerà domani, vista la tenera età del mio piccolo. E forse più che degli auguri, ho espresso delle speranze. Ma voglio augurarmi ed augurare a tutti che non rimangano tali.

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