Rapporto Amnesty International 2008. Sapremo vergognarci almeno un po'?
Chissà se sapremo almeno esprimere ancora un sentimento di sincera vergona! Amnesty International, nel suo rapporto annuale sui diritti umani per il 2008, ha molto di cui trattare sull'Italia.
Anche scorrendo velocemente il rapporto, pure solo leggendo i titoli delle sezioni del rapporto, si nota come il nostro paese non voglia proprio farsi mancare niente: tortura, maltrattamenti e responsabilità delle forze di polizia; le scelte dell'Italia nella "guerra al terrore"; la discriminazione, la xenofobia riversata su rom e migranti; i provvedimenti sulla "sicurezza"; l'assenza dei diritti dei rifugiati e dei minori migranti; il commercio di armi ed i bambini soldato. In ognuno di quegli aspetti, l'Italia si è resa protagonista in negativo.
Solo pochi mesi fa, l'Italia mostrava il suo volto umano, orgogliosa di essere stata tra le promotrici della moratoria mondiale della pena di morte. Ora, Amnesty International strappa la maschera al nostro paese, e mette in mostra il volto più brutale dell'Italia: quello stesso volto che viene mostrato ai migranti, ai rom, ai diversi, ai più deboli.
Un volto che quasi tutta la politica nostrana aveva mostrato già durante l'ultima campagna elettorale (come ricorda anche Amnesty International), durante la quale i principali candidati facevano a gara a chi riusciva a fare più paura. I cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e visibili sui corpi dei migranti, colpevoli di sfuggire a condizioni di fame, miseria, guerra, persecuzioni: un pacchetto di sicurezza fortemente xenofobo varato da un governo simil-fascista, mentre l'opposizione quasi ne rivendica la paternità.
Ora che Amnesty International, con le parole della direttrice dell'ufficio campagne e ricerca Daniela Carboni, si dice preoccupata per il clima da caccia alle streghe contro i diversi che si respira in Italia, sapremo almeno vergognarci un po'?
Mi auguro che sapremo almeno arrossire, sapendo che a sessant'anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, siamo uno tra i paesi dove la tortura è ancora diffusa.
Vorrei che almeno provassimo un po' di imbarazzo a "scoprirci" di appartenere ad una società razzista, pericolosamente xenofoba, intollerante nei confronti di qualunque diversità.
E chissà se finalmente riusciremo a leggere l'ingiustizia che sta dietro l'essere parte di una società che stà dentro quel 10% di popolazione mondiale, che divora il 90% delle risorse del pianeta, costringe popoli interi ad emigrare, e poi li bastona perchè per decreto le vittime di un sistema politico-economico assassino sono state trasformate in criminali.
14 commenti:
E chi lo sa? nemmeno dio lo sa.
Io mi son vergognato ancor di più leggendo i commenti democratici dei lettori di quella spazzatura che é il Giornale alla notizia.
Rispecchiano perfettamente la merda che viene spacciata per informazione, programma politico e cultura della legalità dal loro padrone e dalla sua cricca.
il tuo ultimo paragrafo è perfetto, e non posso aggiungere niente, tranne che ribadire: vergogna!
@ riverinflood: speriamo di poterlo verificare il prima possibile. Ma non mi sento troppo ottimista.
@ il russo: è vero. E' un'altro degli aspetti vergognosi di questa questione.
@ riccardo: gridare alla vergogna, mi pare già un'affermazione di emancipazione da un pensiero ormai pressochè omologato ... e non mi pare poco.
Però, invece che pensare alle nostre nefandezze, alziamo la voce nei confronti degli altri.
Chi è senza peccato, scagli la prima pietra...
Bel post!
Che vergogna questa Italia!
Quanto al proverbiale passo "chi è senza peccato, scagli la prima pietra" è vero...un mea culpa generale non guasterebbe ma noi dobbiamo guardare alle nostre nefandezze che sono tante e gravi e guardare a ciò che di positivo c'è nel resto dell'Europa e del mondo.
La vergogna presuppone l'elaborazione di pensieri e la capacità di comprendere il senso di azioni, parole, reazioni.
E di immedesimarsi nell'altro.
Cose che per molti italiani sembrano, in questo momento, completamente dimenticate.
Forse passerà, ma non sarà semplice.
^_^
Pur ritenendomi una persona che cerca di denunciare queste situazioni, anche io, da italiano, mi sento responsabile e colpevole di tutto ciò che è stato denunciato dal rapporto di Amnesty. Per non aver fatto abbastanza e molto altro.
Purtroppo questi rapporti si prendono in considerazione solo quando portano qualcosa di positivo. Altrimenti vengono tacciati di falsità e parzialità.
tommi
Poi l'Onu ed il Vaticano sul razzismo.
Io mi vergogno, ma la mia vergogna serve a poco se chi ci comanda non sa neanche cosa sia questo sentimento.
Come va, tutto ok?
Che succede?
Qui si latita...
@ franca: nonostante i peccati, si assiste a delle lapidazioni ...
@ valeria: già, c'è proprio da vergognarsi. Ma esempi locali positivi, ce ne sono anche in diversi comuni italiani, dove ad esempio politiche di integrazione funzionano bene.
@ comicomix: hai ragione, la vergogna ha bisogno di alcune prerogative, che forse ho involontariamente ed in modo erroneo attribuito ad alcuni ...
@ tommi: a pochi giorni da quel rapporto, sembra già tutto dimenticato.
@ bruno: si, anche loro
@ zapatosi: beh ... forse la tua vergogna da sola può poco, ma forse se cominciassimo a farla sentire coralmente ... lo so, non è semplice, ma bisogna provarci.
@ tutti: scusate per il ritardo nella risposta ai commenti. Tutto ok ... solo ho dovuto assentarmi un po'.
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