Non vogliono i clandestini e vogliono costringerli a rimanere
I reati in Italia sono diminuiti. La paura di essere vittima di reato, è in genere di gran lunga superiore alla possibilità concreta di diventare vittima. Dagli ambienti della sinistra, dell'associazionismo, della solidarietà, è argomento conosciuto e divulgato. Qualche giorno fa, anche il neoministro della difesa La Russa (non proprio di sinistra, nè samaritano), spinto da un raptus di onestà politica (scomparso quasi immediatamente), ha detto sostanzialemnte che la paura percepita è esagerata rispetto alla realtà. Però, come al solito, si torna a parlare, demagogicamente di paura giustificata se si parla di immigrati, specie se clandestini.
E allora? Che fare? Come al solito la soluzione proposta dalla destra leghista e post-fascista è come sempre semplice semplice, quanto inutile e populista. Cosa si stanno inventando questa volta? Il reato penale di clandestinità, che ad oggi è una violazione amministrativa. Lo propone il leghista Maroni, ministro degli Interni e lo sostengono gli alleati post-fascisti.
Lasciando perdere la questione - pure importantissima - della reclusione in CPT (praticamente centri di detenzione), per un reato amministrativo. Facciamo finta che non sia in vigore la Legge Bossi-Fini, che non limita l'ingresso di clandestini, bensì produce condizioni di clandestinità. Tralasciamo la solidarietà e l'umanità, che dovrebbero essere riservate a quanti fuggono da condizioni di fame, guerra, persecuzioni. Spegnamo il cervello per un poco e fingiamoci leghisti e/o post-fascisti: può starci bene perseguire penalmente un clandestino, condannarlo, incarcerarlo e pretendere la certezza della pena? Beh ... se nonostante la disattivazione celebrale, un paio di neuroni continuassero pure stancamente a lavorare, dovremmo dire di no. Perchè trasformare la clandestinità in reato penale, significa che una volta che ad un immigrato è stato contestato il reato, si dovrà procedere ad un processo, che prevede tre gradi di giudizio. Tale immigrato clandestino, avrà diritto a restare in Italia per subire il processo, che sarà presumibilmente molto lungo, visti i tempi della giustizia italiana. Al termine del processo, subirà una condanna che si vuole esemplare e certa. Ciò significa che lo stesso immigrato clandestino, sarà costretto a rimanere in Italia per tutti gli anni previsti dalla pena, riempiendo le già affollate carceri italiane.
Quindi, siccome non si vogliono immigrati clandestini entro i confini italiani, si propone un decreto che li costringe a rimanere in Italia.
Bene, ora potere riaccendere il cervello e dirvi preoccupati per la svolta autoritaria della nostra Repubblica.
7 commenti:
Ineccepibile.
Ma la Chiesa, anima pia, non la pensa come Maroni & Co. Vuole sovvertire le fedi degli immigrati? O aprirsi un varco socio-pastorale e controreazionario all'avanzata della poca cattolicità della destra?
Secondo me Maroni&C. hanno bisogno di essere seguiti seriamente da un buon psichiatra.
Il ragionamento non fa una piega.
Una cosa che mi permetto di aggiungere, è quest'ossessione per la sicurezza a senso unico.
La mia sensazione di insicurezza si deve a molte cose. Alla crisi economica (quali risposte?) al fatto che so che in Italia muoiono 8 mil persone l'anno per incidenti stradali, che ci sono 1.300 morti sul lavoro, che il diritto alla salute non è garantito per tutti, ecc....
L'aver spostato l'attenzione solo su una questione (per quanto rilevante) mi fa sobbalzare quasi quanto le improbabili soluzioni (alla Maroni) che sul tema della "sicurezza" dagli immigrati vengono proposte.
E le stelle stanno a guardare
@ bruno: grazie.
@ riverinflood: la Chiesa, o meglio la gerarchia cattolica, credo cercheranno un proficuo (brrr) dialogo con questa destra.
@ zapatos: ne conosci qualcuno disposto a sacrificarsi, per sentire durante le sedute, le montagne di cazzate che Maroni & Co. avranno da dire? ;-)
@ comicomix: hai perfettamente ragione. Ed aggiungo che quella degli immigrati è nemmeno un'emergenza (come invece la si vorrebbe fare passare), visto che l'Italia è interessata dal fenomeno migratorio ormai da diversi anni.
Il ragionamento fila, ma vuoi vedere che questi s'inventano che fatto il primo grado del processo, magari per direttissima, i clandestini saranno costretti a scontare la pena a casa loro?
@ franca: è un pensiero che ho fatto ach'io ... appena ho riacceso il cervello.
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