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martedì 18 marzo 2008

I giochi olimpici oscureranno la repressione

Come in ogni azione di repressione da parte di un determinato potere, anche per la vicenda tibetana di questi giorni, è in corso una vera e propria propaganda. Così, mentre il Dalai Lama accusa il governo cinese di compiere un «genocidio culturale», il primo ministro cinese parla di rivoltosi che hanno compiuto «saccheggi e incendi» ed hanno ucciso «in modo estremamente crudele cittadini innocenti». Intanto il governo cinese ha ora propibito l'accesso internet al sito Youtube, dopo che in rete sono comparsi diversi filamti amatoriali sulla repressione cinese in Tibet.
Rimane la certezza di una violenta e sistematica violezione dei diritti umani nei confrotni dei Tibetani, per le quali in questi giorni si elevano indignazioni da più parti. Ma alzi la mano chi conosce reali e concrete manifestazioni di protesta o presa di posizioni da parte di governi o altri centri di potere, che non siano semplici parole di condanna.

Nessuno di quei potentati che si mettono in fila per esprimere a turno parole di condanna, hanno mai fatto notare un'incrinazione nei rapporti politici ed economici con la Cina. Non è conveniente visto che, seppure si notano rallentamenti nell'economia cinese, rimane pur sempre un mercato da continuare a sfruttare. Dove poter importare prodotti per una popolazione molto numerosa; dove poter impiantare ancora per un po' fabbriche con mano d'opera a basso costo; dove quest'anno si svolgeranno le olimpiadi, fonte di guadagno per diversi poteri economici.
Sembra infatti siano stati spesi, per i prossimi giochi olimpici, circa 37 miliardi di dollari e di più ne frutteranno, secondo le stime. E' difficile allora immaginare un boicottaggio delle prossime olimpiadi. Potrebbe darsi che qualche atleta, spinto da personali convinzioni, decida non partecipare, ma resterebbe un caso isolato, che produrrebbe al più un piccolo spazio nei giornali o un accenno in qualche TG, per poi finire dimenticato il giorno successivo. Mentre un'azione di boicottaggio, per avere effetti concreti, dovrebbe partire dai comitati olimpici nazionali ed internazionali; dai governi; dalle federazioni sportive.
Possiamo stare pur certi che ciò non avverrà ed allora assistiamo oggi alle solite, ipocrite, insensate, inutili e nemmeno troppo dure parole di condanna verso la repressione cinese nei confronti dei tibetani; tra qualche mese, quando tutto sarà già dimenticato o scientemente oscurato, ci sarà concesso di goderci i giochi olimpici all'insegna del "volemose tanto bene", animati da penetrante spirito decoubertiniano.
Possiamo essere certi, che quell'evento non sarà disturbato dal fruscìo di tonache arancioni, che si muovono in corteo sulle strade; tantomeno dallo scoppio dei fucili della repressione cinese.




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lunedì 17 marzo 2008

La forza di un sorriso contro il neuroblastoma

Con questo post, manifesto la mia adesione ad una bella iniziativa ideata da Comicomix ed intitolata "Un sorriso lungo un anno". L'iniziativa è nobile e si prefigge di sostenere la lotta al neuroblastoma, un tumore dell'infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età pediatrica.
Bel titolo per una grande iniziativa, che ricorda il valore di un sorriso.

Non delle fragorose risate che ormai troppo spesso, si sentono grasse per inutili volgarità. Questa iniziativa richiama al valore di un sorriso, come gesto semplice di comunicazione, di confronto e di apertura agli altri. Un gesto semplice di cui si sente la mancanza e sempre più la necessità e di cui dovremmo tornare ad impararne la spontaneità.
Un gesto semplice ma pieno di significato, il sorriso, la cui forza non saprei descrivere meglio di come ha fatto, uno dei miei poeti preferiti.


Il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo Neruda


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giovedì 13 dicembre 2007

la cresta sul resto ...

Pochi giorni fa ho fatto una sottoscrizione a Save The Children. 30€ al mese, da destinare ad interventi a favore di bambini in Mozambico.Avrei potuto decidere per destinarli in Brasile, Cina, Albania, o lasciare decidere l'associazione di destinarli dove più riteneva ce ne fosse bisogno.Non ho scelto di dare questo contributo per poter dire di averlo fatto. Nè perchè mi possessi sentire più buono. Men che mai per lavarmi la coscienza, poichè so bene che non basterebbe a restiuirmela nel suo originario candore.Molto più semplicemente, ho voluto dare questo contributo perchè, dal momento in cui il prezzo del nostro benessere e dei nostri sprechi sono pagati soprattutto dai bambini di Paesi del Sud del mondo, almeno ... ridiamogli il resto.Chiunque volesse rinunciare a fare la cresta sul resto ...
Save The Children

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