Caro Don Chisciotte, ti lascio a girare per cinque anni tra le pale del mulino!
(copio dall'ottimo blog "la penna che graffia" e pubblico integralmente)
Caro Walter la tua conoscenza delle pagine del grande Cervantes è davvero approssimativa, è questo potrebbe essere un grosso problema.
Anzitutto, dovresti sapere che la tua follia dovrebbe essere mitigata dalla saggezza contadina del buon Sancho Panza, mentre intorno a te vedo improponibili scudieri che rivaleggiano con le tue alzate di genio e ti confortano nella scelta di correre da solo contro il diversamente alto, come l’ha definito una cara amica.
Come non bastasse la tua insana infatuazione per una Dulcinea-Binetti che deve averti assicurato una manciata di preferenze cattoliche, in cambio del sacrificio votivo di quelle della sinistra. Ti avrà anche promesso i miracoli, ma fidati del sottoscritto, a piangere non saranno le madonnine, ma qualche milione di italiani… e credo che a molti toccherà pure versare sangue.
Bene, vuoi andare alla pugna da solo… e sia! Vuoi inventarti il cento-centro-sinistra, pur di non essere più costretto (orrore!) a dire o fare qualcosa di sinistra, ma scusa, perché non fai risorgere il partito socialdemocratico che facciamo prima: riesumando il nome di Preti qualche altro cattolico peripatetico, o patetico tout-court, dovresti raccattarlo. Vuoi governare senza essere importunato con pretese sociali seccanti quanto una questua al semaforo, senza che qualcuno venga a ricordarti che difficilmente la pace si fa con le armi, e sicuramente non con quelli che da sempre hanno ritenuta seccante la sfericità della terra e i conseguenti problemi nel piazzarci sopra i loro carrearmatini del Risiko. Comodo! …ma il problema è che non ci sarà battaglia.
Finirai per consegnare il paese nelle mani dell’Arcorman, dimenticandoti che si chiama Italia e che, non essendo la Mancia, non puoi disporne a tuo piacimento, come atto di cortesia. Non è simpatico che tu faccia lo splendido col cameriere, e a noi rimanga da saldare il conto. Gli amici di sinistra, non te lo perdoneranno, e il giorno delle elezioni andranno al mare… metaforicamente, s’intende, visto che i più hanno già grossi problemi ad arrivare a fine mese. E quando tra sessanta giorni ti ritroverai a girare tra le pale del Mulino delle Libertà, non sarà certo il sottoscritto a tirarti giù. E credo neppure i milioni d’italiani che per cinque anni, oltre a veder girare te e le pale, dovranno fare i conti con i giramenti delle loro palle.
5 commenti:
Girala come vuoi, ma pare che aleggi in aria un tacito accordo tra i Veltrusconi, di antica data. Sono due specchi autoriflettenti e stanno ai margini dei veri problemi italiani. Alla fine, a correre saranno loro, prima o dopo, ma con un popolo dietro ad inseguirli.
Sempre io per dirti che questo commento l'avevo scritto per il post Vletrusconi vs politica, ma ho sbagliato a cliccare su "commenti".
Certo, se non ferma questo meccanismo, non potrà che andare così.
A quel punto i Veltrusconi non avranno più bisogno nemmeno di stare ai margini dei problemi reali, possono deliberatamente sbattersene.
un grazie di cuore per aver riportato il mio post. Gli avversari erano talmente in brodo di giuggiole, da fare i magnanimi e votare sì al mio articolo. Spero solo, e sono sincero, tra un paio di mesi di dover aggiungere un'autocritica a quest'articolo.
un saluto notturno
Figurati riccardo, è stato un piacere!
Anch'io ti auguro di dover fare autocritica, ma fossi in te non ci spererei più di tanto.
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