martedì 4 novembre 2008

E' festa dell'unità d'Italia anche a Secondigliano?

Festeggiamenti in grande stile, quest'anno si svolgono per il 4 novembre. Sempre più retoricamente celebrato e spudoratamente festeggiato. Si festeggia una tragica, assurda guerra di aggressione italiana. E si festeggia una virile unità d'Italia.
Una unità d'Italia che l'arte oratoria politichese, dice di essere dalle Alpi fino in Sicilia. Ma che invece sembra interrompersi a tratti. Ed una di quelle interruzioni, sembra esserci a Secondigliano, quartiere periferico di Napoli. E mi chiedo se anche a Secondigliano si festeggi quell'unità d'Italia, che si dice completata con la proclamazione della fine della Prima Guerra Mondiale e con l'annessione, entro i patri confini, di Trento e Trieste.

Solo due giorni fa, a Secondigliano sono stati gambizzati 5 ragazzini tra i dodici ed i sedici anni. A quell'età si dicono bambini o poco più, ovunque meno che in quel quartiere ed in qualche altro posto della penisola, dove l'unità d'Italia sembra interrompersi.
A Secondigliano, essere gambizzati è "roba che succede se si sta in miezz'a via". In miezz'a quella via dove lo Stato non è ancora presente. In miezz'a na via dove si diventa grandi in fretta. Anzi, dove l'infanzia e l'adolescenza sono stadi della vita che non vengono vissuti. E si diventa grandi e degni di rispetto, anche con dei proiettili piantati nelle gambe, che lasciano cicatrici da ostentare come trofei guadagnati in una gara a sapere rimanere in vita.

Nelle strade che attraversano Secondigliano, lo Stato ha posto dei confini. Secondigliano è stato lasciato diventare un ghetto naturale, dove si ergono dei muri invisibili che si oltrepassano a proprio rischio e pericolo. Secondigliano è oggi uno sterminato quartiere di 55.000 abitanti, lasciato a sé stesso e di cui ci si ricorda solo quando un fatto di cronaca appare più efferato di altri.
Un quartiere-nazione, dove a succedersi al "governo" sono clan di camorra "eletti" a colpi di pistola. Un piccolo Stato dove non si sceglie di rispondere alla legge della criminalità, lo si fa e basta. Perchè in quelle strade l'unico codice realmente in vigore è quello della criminalità organizzata.

Lo Stato, in posti come Secondigliano non c'è. Quando Capi di Stato, Presidenti del Consiglio, della Camera o del Senato, Ministri e rappresentanti dello Stato di ogni sorta vorranno di nuovo festeggiare l'unità d'Italia, farebbero bene a smettere gli abiti patriottardi e, vestendosi di umiltà, accorgersi che ci sono pezzi d'Italia che sono sempre meno parte di una nazione.

9 commenti:

Unknown 4 novembre 2008 alle ore 18:14  

Sendi, digiamoggelo frangamende: a me di secondigliano, di terzigliano eccetera non m'interessa niende, io il ministro della difesa faccio, minchia, mica il poliziotto. Parlane con Smaroni.

Anonimo,  4 novembre 2008 alle ore 19:42  

Ciao Crocco: un'informazione tecnica. Ho visto che nello spazio "post più popolari, etichette, archivio" tu hai la possibilità di linkare ben 10 titoli dei tuoi ultimi post; ma blogger per default ne dà solo 5, sia per i post che per i commenti. Non so venirne a capo. Hai modificato forse il codice del widget. E se sì, quale? Scusami, per il disagio, e grazie anticipatamente.

Aride 4 novembre 2008 alle ore 20:01  

Umiltà????
Merce rara per certa gentaglia.....

Uhurunausalama 4 novembre 2008 alle ore 20:03  

E' facile 'occuparsi' dei problemi sulle poltrone al caldo di un edificio;che ci andassero in mezzo alle strade o hanno paura del pubblico linciaggio?!?
Per quanto riguarda questa giornata,che per me è identica a tutte le altre(ed una vergogna se si vuole ristabilire come festa nazionale!!!),la russa si occupasse di problemi più urgenti piuttosto che metterci sotto il naso il suo orgoglio nazionalista che sfocia nel più fascio dei comportamenti e dichiarazioni.Sono ancora scossa da quel militare o presunto tale che ho visto ieri pieno di croci celtiche:ma che razza di gentaglia prendono?!per forza quando ci sono manifestazioni succede casino...è davvero assurdo!Mi hanno rotto le scatole con ste celebrazioni,celebrazioni per gente che è morta!ma scherziamo?!?fan**** a tutte le guerre!
imparassimo a costruire un nazionalismo sano e fuori da dinamiche politiche:ma l'ITalia è così,ci si fa belli solo nelle cose che fanno comodo e i problemi sembrano sparire...codardi!

SCHIAVI O LIBERI 4 novembre 2008 alle ore 20:15  

Il problema è che lo stato ormai non funziona nemmeno più nelle istituzioni che lo rappresentano.
Un saluto

Crocco1830 4 novembre 2008 alle ore 20:53  

@ Riverinflood: con Smaroni? Quello canta "Il Piave" in faccia ai meridionali. Pensa cosa gli importa di Secondigliano.
P.S.: i post popolari è un semplice elenco di link. Mentre i commenti, inseriti col metodo dei post recenti, contiene infatti solo 5 elementi.
Se ti serve sapere altro (e se sono in grado di darti spiegazioni) mandami se vuoi una mail.

@ Aride: lo so ... ho chiesto l'impossibile!

@ Uhurunausalama: il loro è un nazionalismo carico di propaganda, buona solo per accompagnare le guerre con le solite false frasi di demagogiche.

@ Schiavi o liberi?: è vero... ed intanto in certi posti, lo Stato lascia il suo posto ad altre "istituzioni".

Franca 5 novembre 2008 alle ore 09:32  

Lo Stato! Che magnifica parola da pronunciare nelle occasioni ufficiali...

Anticlericale89 5 novembre 2008 alle ore 12:58  

Lo stato attualmente non esiste,esiste solo un accozzaglia di gente messa insieme alla meno paggio che pensa ai suoi interessi e sente di essere uno stato solo quando c'è da festeggiare l'Italia ai mondiali o da fare delle ridicole parate...
E'difficile vincere contro questa mentalità dominante e di sicuro questo governo più che fare il populista non può...

Crocco1830 5 novembre 2008 alle ore 15:33  

@ Franca: si rischia quasi di dimentare come si pronuncia.

@ Anticlericale89: purtroppo c'è chi lo Stato se ne è appropriato, altri che ad esso si sono sostituiti. E gli uni convivono beatamente con gli altri.

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