martedì 7 ottobre 2008

Giustificazionismo razzista

Nel mio post precedente, nel quale commentavo la frase di Schifani secondo il quale in Italia non esiste il razzismo, perchè non sarebbe nel DNA degli italiani, mi chiedevo in conclusione se fossi io ad essere un OGM o i vari leghisti e fascisti di ogni sorta.
La questione è rimasta in sospeso per pochissimo tempo. Infatti, è intervenuta Fiamma Nirenstein a dare una risposta, con un suo articolo apparso su Il Giornale e riportato anche nel blog della giornalista.
Ho letto attentamente l'articolo della scrittrice. Ed anche se il titolo non promette bene ("Io, razzista democratica nel nome dell’identità"), ho provato comunque a cercare nell'articolo una qualche idea originale e magari di qualità. Niente di tutto questo, ma almeno ho trovato la risposta alla domanda del mio post precedente a questo ed a cui ho fatto riferimento prima: l'OGM sono io. E naturalmente chi è nei fatti non razzista e non xenofobo.
La sostanza dell'articolo della Nirenstein è in questi due passaggi:
"noi italiani proseguiamo il nostro corpo a corpo col razzismo, componente purtroppo rocciosissima della nostra storia; noi cantiamo razzismo, cuciniamo razzismo, leggiamo razzismo (Dostoevskij! Sant’Agostino!); esso è parte congenita della storia occidentale come lo schiavismo, che tutte, proprio tutte le culture, hanno praticato."
"il nostro [degli europei] razzismo, esistente, è di carattere prossemico e forse parzialmente etnico".

Non è che mi aspettassi da Fiamma Nirenstein parole che potessero avere il sapore dell'accoglienza, dell'incontro con altre culture diverse dalla propria e nemmeno di tolleranza. Basta leggere qualche suo intervento sulla questione israelo-palestinese per rendersi facilmente conto che sarebbe stata un'ipotesi dufficilmente realizzabile. Ma quanto scrive la deputata del PDL lascia comunque esterrefatti.
Cosa dice sostanzialmente la Nirenstein? Dice che il razzismo è proprio del mondo occidentale. Non possiamo farci niente. E' così, da secoli e così ci trascineremo. Non c'è spazio per l'integrazione, intesa come conoscenza dell'altra cultura e della sua accettazione.
Non è possibile perchè il razzismo, (che - ricordiamolo - è quell'atteggiamento discriminatorio che distingue l'essere umano in razze superiori e razze inferiori) è proprio dell'identità degli occidentali, degli europei, degli italiani. Di più: per la Nirenstein non c'è niente di male nell'essere razzista, nel momento in cui lo si è in difesa della propria identità. Un'identità (come al solito) minacciata dal (solito) ingresso indiscriminato di stranieri in Italia. Viene da chiedersi a questo punto, se Fiamma Nirenstein non voglia difendere anche quel particolare carattere peculiare che dice essere proprio degli europei (e perciò parte della loro identità), cioè il razzismo stesso.
Qui non si tratta più di rivendicare il diritto a mantenere vive le proprie tradizioni, il proprio dialetto, i propri costumi, nel senso di ricerca delle proprie origini come difesa da un sistema economico e sociale che tutto omologa. Nel suo articolo la Nirenstein parla di difesa della propria identità, che si vorrebbe impermeabile a qualunque "intrusione". Nessuna contaminazione può essere concessa. Quella contaminazione che prevede di accettare consapevolmente la possibilità di modificare i propri costumi, i propri usi e le proprie idee. Si rifiuta l'arricchimento delle proprie esperienze e delle proprie conoscenze, perseguito attraverso la contaminazione culturale ed umana. E questo concetto la Nirenstein lo ha riaffermato alla vigilia del 70esimo anniversario della "dichiarazione sulla razza" emessa dal Gran Consiglio del Fascismo.
In quell'articolo - fateci caso - si oltrepassa l'abusato politicamente scorretto, per approdare ad uno stomachevole ed irresponsabile giustificazionismo, in nome del quale ogni cosa può essere in qualche modo accettata. Chissà cosa scriverà e cosa giustificherà la Nirenstein, quando si accorgerà anche di essere una bestia. Nel senso di appartenere al regno animale. Ovviamente.

16 commenti:

Uhurunausalama 7 ottobre 2008 alle ore 15:39  

Mi chiedo perchè si permette a certa gente di scrivere certe stupidaggini.Tra l' altro non mi sembra che chi si professa razzista lo sia indistintamente con tutti gli sranieri-mi riferisco a quelli che vanno a capri con lo yatch e lasciano barcate di soldi-.Ci sono stranieri di serie a e di serie ba questo punto?qua stiamo rasentando la pazzia,davvero!
sempre più fiera di essere un OGM!

Crocco1830 7 ottobre 2008 alle ore 16:01  

@ uhuru na usalama: è vero. Le discriminazioni razziali, prevedono delle specifiche clausole di inapplicabilità in base al censo.

Uhurunausalama 7 ottobre 2008 alle ore 16:25  

che tristezza!io davvero porterei tutta questa gentaglia nei luogi di provenienza degli stranieri(ovviamente quell che tanto odiano):un pò come tosi che ha detto di essere stato in Bangladesh e in Africa;secondo me è stato in qualche villaggio alla moda o non ha davvero imparato nulla da quell'esperienza.

BC. Bruno Carioli 7 ottobre 2008 alle ore 16:35  

Ricordi, amico mio, quanti strepiti per la vignetta di Vauro ?
Ecco di che pasta è fatta costei.

Crocco1830 7 ottobre 2008 alle ore 17:06  

@ uhuru na usalama: non c'è volontà ad aprirsi alle nuove esperienze, quindi diffilmente potrebbero comprendere le cause delle condizioni di quei popoli. Come potrebbero, essendo loro portatori di quelle idee che messe in pratica tengono in miseria quelle stesse popolazioni.

@ bruno: ricordo eccome! Quanta inutile polemica fu sollevata, soprattutto a ripensarci oggi.

Unknown 7 ottobre 2008 alle ore 17:31  

L'analisi dei dati genetici evidenzia l'inconsistenza del concetto di razza. Spesso le differenze fra due individui appartenenti alla stessa popolazione sono superiori alle differenze esistenti tra due cosiddette «razze». Ma a questa fiamma tricolore nirenstein forse questa notizia ancora non è arrivata.

Uhurunausalama 7 ottobre 2008 alle ore 18:46  

Infatti Crocco,molto spesso si dimenticano che sono proprio i governi che li rappresentano ad aver sfruttato (lo fanno ancora oggi vedi ad esempio l'impero cinese che ha praticamente colonizzato la RDC)quei paesi che tanto disprezzano.

riccardo gavioso 7 ottobre 2008 alle ore 19:37  

anche l'imbecillità è propria dell'attuale mondo occidentale. Ed è l'unico assunto che è riuscita a dimostrare col suo brillante articolo!

SCHIAVI O LIBERI 7 ottobre 2008 alle ore 19:55  

Però da mettere nelle fabbriche o nei campi per sfruttarli vanno bene.
A questo punto io sono fiero di essere un OGM.
Ciao crocco.

il Russo 7 ottobre 2008 alle ore 20:29  

Premesso che viene confermata la mia risposta al post di ieri, devo ammetterlo: si, io sono razzista.
Sono razzista nei confronti dell'imbecillità tipo quella della Nierestein, proprio non riesco a tollerarla.

Crocco1830 7 ottobre 2008 alle ore 20:47  

@ riverinflood: hai ragione. Ma questo la nostra Fiamma non lo sa. Ma in questo momento, sapere che il mio patrimonio genetico è praticamente identico al suo, mi fa rabbrividire.

@ uhuru na usalama: ... generando le condizioni per le migrazioni di massa...

@ riccardo: senza peraltro volerlo davvero. Tanto che c'è un passaggio dove cita la guerra all'islam come difesa della "occidentalità."

@ schiavi o liberi: certo! se non vogliono farsi sfruttare nelle loro terre conolizzate, che si facciano sfruttare qui! Bello schifo davvero!

@ il russo: l'intolleranza contro l'imbecillità può essere accettata ;-)

Dario (Italianoallestero.com) 7 ottobre 2008 alle ore 22:34  

Post interessantissimo, veramente.
Mi blogrolli mi dicevi sul mio spazio?
E allora ti blogrollo anche io, tiè.
Tornando al post.
Io credo che l'Italia sia stata più classista che razzista.
Il cinese è sempre stato inferiore il giapponese no, pensaci bene.
La giustificazione culturale e in particolare scientifica è sempre stata molto pericolosa proprio perchè credibile.
Grazie per il post, mi ripeto, molto interessante.
Dario
ITALY ITALIA

Dario (Italianoallestero.com) 7 ottobre 2008 alle ore 22:36  

PS
Ovviamente penso che ora ci sia il problema razzismo, rileggendo il commento ho notato che non era tanto chiaro, parlavo del passato quando ricordavo il classismo, di qualche mese fa per la precisione.

Crocco1830 8 ottobre 2008 alle ore 11:54  

@ blogger: quello che dici è vero. E lo è anche oggi. Quando il sultano dell'Oman è arrivato in Italia, nessuno ha pensato di farlo accogliere da una motovedetta della guardia costiera. Eppure è giunto sulle coste siciliane, ha un colore scuro della pelle ed è musulmano.

Prefe 10 ottobre 2008 alle ore 11:22  

Il concetto espresso da fiamma è aberrante.

E' vero che il razzismo è insito nella cultura occidentale, ma lo era anche la schiavitù in quella americana. Le cose si superano se si vuole

Crocco1830 10 ottobre 2008 alle ore 17:08  

@ prefe: è proprio su questo che la Nierestein afferma il contrario. Secondo lei il razzismo non è superabile, in quanto non è culturale, ma praticamente genetico.
E' per questo che parlo di giustificazionismo, come modo per sottrarsi dall'analisi delle cause e non risolvere niente.

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