giovedì 17 luglio 2008

Impronte digitali. C'è già chi dice: "chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere" ... perciò ho paura!

So bene di essere costantemente osservato. Sono cosciente che mille occhi guardano ogni giorno ogni mio movimento. Un Grande Fratello con gli occhi di una mosca che non mi perde mai di vista.
La carta di credito, il bancomat, il web, la posta elettronica, la scheda dei punti della spesa, gli sms, le conversazioni telefoniche, eccetera, eccetera, eccetera. Ogni passaggio della mia vita quotidiana lascia una traccia, da qualche parte.
Se solo qualcuno un giorno si prendesse la briga di incrociare i dati che quotidianamente raccolgono su di me, potrebbe arrivare a sapere quanti strappi di carta igienica utilizzo nel nettarmi il deretano quando libero l'intestino.

Perchè mai allora dovrebbe infastidirmi l'idea delle impronte digitali sulla carta d'identità dal 1° gennaio 2010? Beh, diciamo innanzitutto che mi irrita il voler fare passare questa norma, come la dimostrazione che il provvedimento che prevede la schedatura dei rom, non ha valenza razzista. Questa norma «disinnesca la questione Rom. - dice Antonio Misiani del PD - Ora le impronte saranno prese a tutti». Contento lui. Peraltro subito smentito da Maroni, che dice che la norma che prevede le impronte digitali per tutti «non supera l'ordinanza sul censimento nei campi nomadi». Appunto. Si erano illusi solo dalle parti del PD.

E comunque non sopporto l'idea di mettermi in fila e consentire ad un funzionario pubblico di avviare una mia schedatura. Ecco la differenza che passa con la giornaliera, disordinata raccolta dati, a cui facevo riferimento prima. Con l'introduzione delle impronte digitali nelle carte d'identità, si avvia quel complesso di operazioni sistematiche, attraverso le quali si raccolgono e si ordinano in via preventiva una serie di informazioni, in nome di una "sicurezza pubblica" sempre più sinonimo di "stato di polizia".
Vorrei mi fosse spiegato il motivo per il quale lo Stato si premura di tenere sotto controllo un cittadino incensurato. Certo, qualche rappresentante del Governo in carica (e forse non solo)mi verrà a dire che "chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere". Ma il sentire quella frase, non mi rassicura affatto. Anzi, tremo. Un brivido mi corre lungo la schiena, pensando che la pronunciò, nel lontano 1936, un certo Adolf Hitler.

11 commenti:

Anonimo,  17 luglio 2008 alle ore 17:41  

Ho una certa indisposizione verso queste forme di controllo, eseguite a vario titolo...

OT.
tu sei già nel mio blogroll e nemmeno ti ho chiesto il permesso
:-P

Crocco1830 17 luglio 2008 alle ore 18:28  

@ saamaya: una strana forma allergica, immagino.

O.T.: per me è un piacere. Vado a metterti tra gli amici.

il Russo 17 luglio 2008 alle ore 20:07  

Piano piano si sta avverando il grande Fratello in salsa italiana: tutti schedati, tutti controllati, tutti fottuti...

Matteo 18 luglio 2008 alle ore 11:27  

Oddio, inizialmente non mi sembrava male come idea... però ora che mi ci fai pensare... ehm, le prospettive non sono proprio allettanti.
Dal 2020 marchiatura a fuoco?

P.S. Per lo scambio link, mi farebbe molto piacere! Ti leggo sempre volentieri ;-) ti aggiungo subito!

Blog su blogger di Tescaro 18 luglio 2008 alle ore 14:16  

Speriamo che la preossima non sia. DNA obbligatorio x tutti!!!!!!

Franca 18 luglio 2008 alle ore 15:07  

E' così adesso siamo tutti allo stesso livello!
Non importa se per farlo bisogna scendere all'inferno...

Anonimo,  18 luglio 2008 alle ore 15:56  

c'è da preocuparsi molto se in un ipotetico database ci fossero le impronte di tutti...al naturale...

Crocco1830 18 luglio 2008 alle ore 16:18  

@ il russo: schedatura, esercito nelle strade, repressione del dissenso. Cominciamo a preoccuparci.

@ alfa: una schedatura preventiva non è requisito di uno Stato di diritto maturo. P.S.: linkato.

@ tiziano: in alternativa microchip dietro l'orecchio da applicare alla nascita.

@ franca: tutti ugualmente in fila a farci schedare. Ma comunque rimangono le fondamenta xenofobe.

@ giulio: beh ... forse sarebbe da aggiungere qualche riga in "segni particolari" ...

Anonimo,  20 luglio 2008 alle ore 10:38  

Se siete contrari firmate qui http://www.petitiononline.com/g3gs8md7/petition.html e diffondete la petizione.

Anonimo,  20 luglio 2008 alle ore 10:40  

Se siete contrari firmate la petizione http://www.petitiononline.com/g3gs8md7/petition.html

Crocco1830 21 luglio 2008 alle ore 13:06  

@ simone: non mi sento di firmare quella petizione, che significherebbe accettarne e condividerne il contenuto. Personalmente condivido solo una parte dell'appello e cioè laddove si parla di schedatura come inizio di un controllo di tipo orwelliano. Ma la seconda parte, fa esplicita distinzione tra rom ed italiani (seppure moltissimi rom sono italiani). Si fa una distinzione su base etnica: "ero a sfavore delle impronte ai rom,non per i motivi retorici della sinistra ma perchè ero consapevole che quello era il primo passo PER SCHEDARE NOI" è scritto nell'appello. Si fa distinzione il noi (non rom) e il loro (rom). Non lo accetto. La dignità umana non ha distinzioni etniche.
E' un punto della questione tanto alto, che non sono in grado di superarlo e perciò non firmo quella petizione.

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