venerdì 11 aprile 2008

Preferisco turarmi il naso per qualche istante, anzichè tapparmi il culo per i prossimi anni

Oggi termina la campagna elettorale. Finalmente, mi viene da dire. Tutte le precedenti campagne elettorali, le ho vissute con grande coinvolgimento. Questa volta invece no. Questa volta non sono riuscito a farmi realmente coinvolgere.
E dico che finalmente si va concludendo questa campagna elettorale, fatta di rilanci nelle candidature, slogan ad effetto senza contenuti reali, parole d'ordine a ripetizione e pornografia politica.

In questa situazione di disillusione e malcontento politico diffusi, si legittima la tentazione del non voto, perchè «tanto sono tutti uguali» oppure, quando la coscienza politica è più forte del qualunquismo patologico, viene fuori il non essere rappresentati da alcun partito. In altri casi si richiama l'assurdità della legge elettorale, che in maniera condivisa è ormai assunta a simbolo antidemocratico. Ora, a parte il qualunquismo acritico (che non ho mai sopportato), le altre due argomentazioni hanno un fondo di verità.
Ma davvero si ritiene che il non voto, seppure dovesse coinvolgere la metà degli aventi diritto, possa intimorire i politicanti nostrani? No, continueranno a fare finta di niente e continueranno a percorrere la loro strada. Si guardi agli USA ed ai suoi livelli di astensionismo: sono forse riusciti a fermare Bush? No, semmai hanno permesso la sua rielezione.
E allora la decisione davvero da prendere, è tra lasciare che tranquillamente una destra pericolosa possa sedersi in maggioranza in parlamento, oppure rivendicare un'appartenenza culturale e politica portatrice di valori opposti a quella stessa destra. E' proprio ragionando su questa alternativa, che sono convinto della necessità di andare a votare. Perchè sento il bisogno di fare sapere, che non ho intenzione di rassegnarmi a vivere in un Paese che vuole imporre la rimozione dei valori della Resistenza; che non accetto di considerare eroi dei mafiosi; che non intendo cedere alle sollecitazioni oscurantiste delle gerarchie vaticane; che non accetto un darwinismo sociale nel quale il più forte corrisponde al più ricco.
Vado a votare quindi, ben cosciente di dovermi turare il naso per pochi istanti, nella cabina elettorale. Ma molto meglio che passare i prossimi anni a tentare di tapparmi il culo.

8 commenti:

Unknown 11 aprile 2008 alle ore 17:01  

ci ho messo 5 minuti ma ti ho linkato, non sono un mago e non sei su splinder.
Slasch16

Crocco1830 11 aprile 2008 alle ore 17:20  

@ natalino: speriamo di essere in tanti a trattenere il fiato.
Grazie per avermi linkato. Ricambio immediatamente.

Anonimo,  11 aprile 2008 alle ore 18:36  

Sottoscrivo ma il busillis sta proprio nel turarsi il naso: sai a quanta gente son venute le vertigini per mancanza d'aria politica? Oltre al discernimento sulla scelta bisogna evitare di star male; tutti corrono da soli e a sinistra e più un casino che mai e ci stano ancora troppe pseudoverità nascoste tra falci e martelli e arcobaleni. Voto disgiunto alla sinistra della sinistra? Ma tu guarda 'sti figli di buona madre quali salti mortali devon far fare a onesti e più insicuri che mai cittadini elettori

il Russo 11 aprile 2008 alle ore 19:24  

Viaggiamo sulla stessa linea, ho passato dal 2001 al 2006 a cercare di turarmi il culo ma, ogni volta che mi distraevo era un continuo. Allora sin da quando ho capito che si correva divisi ho immediatamente deciso: senato voto utile, camera deciderò il giorno stesso.
Stiamo a vedere!

Crocco1830 11 aprile 2008 alle ore 20:04  

@ riverinflood: lo so, lo so. Manca l'aria. Ma in caso dovesse vincere il piccoletto psicopatico, finiremmo per chiedere l'ora d'aria, per uscire dal carcere politico.

@ il russo: infatti. Ogni volta che si pensava che la pena stesse per finire, avveniva una nuova sodomizzazione.

Melina2811 11 aprile 2008 alle ore 21:01  

Ciao e buon fine settimana. Maria.

Crocco1830 11 aprile 2008 alle ore 21:46  

Ciao a te melina, buon fine settimana elettorale. ;-)

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