Le ragioni del mio voto (in)utile
E così sono andato a votare.
Durante questa campagna elettorale, come per le precedenti, ho letto i programmi dei vari schieramenti; mi sono fatto un'idea di questi; ho fatto un consuntivo del precedente governo ed un preventivo di quello che potrebbe aspettarci. Ho pensato molto a cosa votare e al voto utile, per come è stato fatto considerare. Come tanti ho riflettuto sull'opportunità di votare con la testa o con il cuore. E per come è stata condotta la campagna elettorale, per questa assurda ed antidemocratica legge elettorale, per le motivazioni propagandate, le ragioni della testa non coincidevano con quelle del cuore.
Alla fine ho deciso come avrei votato. Non è stato il voto utile come considerato da tanti. Stando a quanto si sente dire, ho votato in modo inutile. Nel senso che ho apposto una croce, su un simbolo che con molta probabilità non riuscirà a raggiungere il quorum necessario per portare suoi rappresentanti in parlamento.
Certamente però, è stato un voto utile alle mie ragioni, al mio modo di sognare la società, al mio modo di essere cittadino, ai miei sentimenti. Non ho voluto privarmi anche di quello che sono. Ho ragionato che anche in questo caso, attraverso un voto, avrei dovuto esprimere me stesso.
Per quanto mi riguarda, ho votato con la ragione di quelle idee, che alla testa sono suggerite dal cuore.
4 commenti:
Ok! Vedremo dopo le 14,30 che succederà.
Vedremo ... e non nascondo una certa tensione.
Bè, l'importante visti i risultati che si profilano, è questa sano individualismo che fa si che ci possiamo sentire bellissime persone in un bruttissimo paese, mah, scusami ma non sono d'accordo.
No il russo, non è esatto quello che dici. Non mi sento un'anima bella. Mi sento un cittadino di sinistra, che crede nei valori della sinistra ... che da questa sinistra è stato profondamente tradito. Non solo deluso dalla sinistra, ma tradito. Credo di avere adottato coerenza tra quello che penso e quello che pratico. Non vedo il motivo per il quale avrei dovuto appoggiare dei progetti politici che non mi rappresentano; modi di fare politica che non condivido; pratiche di governo che non mi appartengono.
Berlusconi e la destra dovevano essere contrastati durante il governo, attraverso politiche di centro-sinistra. Ora era già troppo tardi.
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