venerdì 21 dicembre 2007

Antenne a Vasto. Il bue dice cornuto all'asino.

Ieri altri cittadini vastesi sono entrati in stato di allarme - dopo quelli di Via Ciccarone e del quartiere San Paolo - per il probabile posizionamento di un impianto di telefonia mobile. L'impianto potrebbe essere posizionato alla Marina di Vasto, presso il lungomare Ernesto Cordella, nell'area del parcheggio del sottopasso con la Statale 16 Adriatica. L'area interessata è già stata transennata per l'effettuazione dei lavori.
Non sembra curarsi, l'amministrazione comunale, delle richieste dei cittadini Vastesi, nonostante occupino attualemente le loro comode poltrone, anche grazie ad una propaganda elettorale che si poneva nettamente contraria all'installazione di nuovi impianti. Capofila di quella ormai dimenticata - da lorsignori attuali amministratori - propaganda elettorale, era il Presidente del Consiglio comunale, Peppino Forte. Quello stesso Peppino Forte, oggi impegnato ad accusare di demagogia e populismo l'avversa parte politica. Senti da quale pulpito parte la predica! In realtà, le due parti politiche (centro-destra e centro-sinistra), sono partiti da due punti opposti (il primo ha installato antenne anche sul palazzo comunale e l'altro si opponeva), per arrivare sui versati opposti (il centro-destra ora si oppone mentre il centrosinistra da il via libera). A parte i percorsi opposti seguiti e l'incontro a quella metà strada che permette a gestori di telefonia mobile l'installazione di antenne, chi può realmente ed in piena coscienza accusare l'altro?
In mezzo sempre gli stessi. I cittadini, che si vorrebbero come piccoli sudditi, che altro diritto non hanno se non quello di subire le decisioni degli amministratori. Scusate l'ossimoro, ma con questi amministratori appare troppo spesso quanto mai calzante.


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