venerdì 10 aprile 2009

Il Giornale "vende" finti morti del terremoto in Abruzzo


Oggi si sono celebrati i funerali per 205 delle 289 vittime dei crolli del terremoto che ha colpito L'Aquila e periferia. Di questo terremoto tanto si è già detto e scritto e molto rimane ancora da dire e scrivere.
Ma si è forse ormai davvero detto e visto troppo di quanti hanno perso un familiare, un amico. Si è detto, scritto e visto forse troppo ormai, di quanti hanno perso una casa ed un pezzo della loro vita. Si è detto, scritto e visto troppo, perchè i media non si sono accontentati di descrivere un dramma. Non è stato tentato di capire una tragedia, personale per le migliaia di vittime del terremoto ed allo stesso tempo collettiva. Non si è cercata umana partecipazione, ma troppo spesso si è scaduti nella pornografia.

Si sono cercate immagini dentro le tende; si sono cercate posizioni da fare assumere agli sfollati, che fossero adatte ad inquadrature televisive; si sono cercate le lacrime e la disperazione da vendere in nome dell'audience. Si arriva così a vendere la disperazione, la tragedia ed anche la morte. E se non ce n'è abbastanza, la si inventa, la si sbatte in prima pagina e la si mercifica.

Questo ha fatto in particolare quella cartastraccia quotidiana de Il Giornale, che oggi in prima pagina ha messo le foto delle vittime del terremoto in Abruzzo. Ma i morti veri non bastavano al quotidiano di Mario Giordano, ed allora in redazione hanno pensato di doverne inventare altri. Così Roberta Zavarella, sociologa di 35 anni, scamapata alle macerie provocate dal terremoto, è stata "uccisa" dall'informazione in rovina. La sua foto è stata infatti sbattuta sulla prima pagina de Il Giornale nonostante fosse per sua fortuna viva e vegeta. E la malafede de Il Giornale è assicurata dall'epitaffio riportato a pag. 4 del quotidiano, dove si inventano "una sua gigantografia e un cartello con poche semplici parole: ‘Ci mancherai. Ci mancherà il tuo sorriso e la tua semplicità’. L’hanno scritto i suoi amici". L'hanno vista (per fortuna) solo gli sciacalli dell'informazione che scrivono su quel quotidiano, buono nemmeno per incartare il pesce.

A Il Gionale, al suo direttore ed ai suoi giornalisti, non può che andare tutto il mio profondo disprezzo.

18 commenti:

Unknown 10 aprile 2009 alle ore 17:30  

Miserabili sciacalli senza ideali, senza dignità, senza intelligenza, senza umanità.

Chit 10 aprile 2009 alle ore 17:46  

A cui aggiungo il mio!

Anonimo,  10 aprile 2009 alle ore 20:07  

è proprio un povero idiota Mario Giordano!!!!
Se è quello che c'era ieri sera ad anno zero...beh, mi ha sempre fatto schifo...tanto più che ieri sera voleva fare la morale a tutto e invece lui fa questa porcherie.Doveva rimanerci lui sotto le macerie,anzi ci avrei messo la su foto tra le vittime per vedere che cazzo diceva!!!!!

coscienza critica 10 aprile 2009 alle ore 20:24  

Qui si rasenta il delirio... anzi... si tocca con mano.

poldo 10 aprile 2009 alle ore 20:37  

Giordano ieri sera continuava a dire a Santoro di vergognarsi.Semplicemente perchè ha mandato in onda lo sfogo del popolo che ci ha rimesso parenti, amici e la propria casa.
Continuava ad inveire contro Santoro, acusandolo di voler fare il processo a tutti i costi a Berlusconi e Bertolaso, di strumentalizzare i morti.Ho solo un'aggettivo per quest'uomo, ma rischierei la denuncia.

Aride 10 aprile 2009 alle ore 21:35  

Vergongamoci per loro!!!

Damiano Aliprandi 11 aprile 2009 alle ore 13:18  

Un giornale spazzatura, fa schifo.

Franca 11 aprile 2009 alle ore 19:04  

Passo per lasciarti il mio augurio affinchè questa fersta porti pace e serenità.

Comunque la si pensi...

Unknown 11 aprile 2009 alle ore 20:02  

Buone feste di... resurrezione.

Pierprandi 15 aprile 2009 alle ore 23:55  

Vergognoso! Ma in fondo parliamo de Il Giornale e di Giordano...Un saluto

SCHIAVI O LIBERI 16 aprile 2009 alle ore 01:15  

Anche il mio. Hai descritto perfettamente ciò che penso.
Un caro saluto.

Costanzo 17 aprile 2009 alle ore 23:30  

Poldo non ti preoccupare, non ti denunceremo, dillo!

Anonimo,  23 aprile 2009 alle ore 14:51  

Valerio non ti preoccupare andrà tutto bene

Anonimo,  6 maggio 2009 alle ore 19:30  

Quello che non avete detto nel vostro articolo è che una Roberta Zavarella è morta davvero. Non è la sociologa che cita il giornale, era una ragazza stupenda iscritta alla Facoltà di Ingegneria. Avreste potuto almeno mensonarla, ma probabilmente per voi la polemica col giornale è la cosa più importante. Non siete poi tanto diversi da quei giornalisti che criticate. Fabrizio.

Anonimo,  14 luglio 2009 alle ore 11:44  

cazzarola che gol...(il commento di fabrizio)
... ha messo a tacere tutti solo con un pò di verità e nessuno ha più avuto il coraggio di smentirlo o di ribattere. povera italia!

Crocco1830 14 luglio 2009 alle ore 12:57  

@ Fabrizio: è vero, una ragazza di nome Roberta Zavarella è rimasta vittima del terremoto. Ma non è qui il la malainformazione, quanto nel fatto che pur di fare del sensazionalismo, si scrive su un quotidiano nazionale senza verificare ciò che si pubblica, anche per tragedie come quella del terremoto a L'Aquila. Qui sta lo squallore.

@ Anonimo: la verità è che la Roberta Zavarella, sociologa di 35 anni di cui è stata pubblicata la foto è fortunatamente viva. Da cui la risposta a Fabrizio e soprattutto il post. per quanto riguarda il coraggio di smentire o ribattere a Fabrizio, avrai notato che il post è datato 10 aprile (3 mesi fa) e quindi ti renderai conto che è difficile che ci si torni sopra. Ma come vedi, ogni tanto capita e ne sono contento.

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