venerdì 14 marzo 2008

Se vuoi migliorare la tua vita da precario, devi prostituire la tua vita. Parola dello psiconano.

Silvio Berlusconi, ospite ieri sera al Tg2, risponde con una battuta alla domanda di una giovane studentessa. La ragazza si rivolge al Cavaliere per chiedere come il Pdl intende aiutare le giovani coppie chevogliono mettere su famiglia senza un posto fisso. «Io, da padre - ha risposto Berlusconi sorridendo - le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere».
(fonte RaiNews24)

Hanno destato sconcerto queste parole dello psiconano. Perchè evidenziano una lontananza della politica dalla realtà. E' vero, quanta poca considerazione, per la drammaticità di una vita da precari. Quanta poca consapevolezza, delle difficoltà quotidiane che un precario è costretto ad affrontare, da cui molte volte rimane irrimediabilmente sconfitto.
Ma in un certo senso ed anche se involontariamente, Berlusconi ha descritto perfettamente la realtà di una vita precaria.

Cosa ha detto in sostanza lo psiconano? Volendo decifrare quelle parole, Berlusconi ha praticamente detto alla ragazza, che il mercato del lavoro è questo: precario, sottopagato, sfruttato e buttato via quando non serve più. Un lavoro usa e getta, che bene si adatta alla nostra epoca di consumismo sfrenato. Il mercato questo esige e questo bisogna dargli, modificarlo è impossibile e poi lo psiconano, ovviamente non ha alcuna voglia di cambiarlo questo sistema.
E allora qual è il rimedio secondo Berlusconi? Vendersi, anzi, sverdersi. A chi? Ovvio, ad uno che ha disponibilità di denaro. Svendere la propria vita o la propria professionalità. Svendere i propri progetti di vita ed i sogni di un futuro diverso. Rinunciare ai propri bisogni di persona libera ed indipendente, abbandonadosi alla potenza economica di qualcun'altro.
Non è forse questo ciò che già avviene? Nel sistema di produzione attuale, i lavoratori non sono forse già costretti a svendersi? Non sono forse già costretti i lavoratori, a "prostituire" la propria vita a chi può permettersela, cioè ai padroni?

4 commenti:

Anonimo,  14 marzo 2008 alle ore 10:12  

In effetti è proprio un gran chiacchierone di niente, il nano. Recita... mediocremente. Abituato com'è a pensare che ogni uomo ha il suo prezzo, continua a offendere chi invece è consapevole della propria libertà.

Crocco1830 14 marzo 2008 alle ore 10:35  

Come dicevo in un altro post, se il lavoro è ridotto a merce e l'uomo a suo contenitore, credono di poterne acquistare la proprietà come in un qualsiasi mercato.

Anonimo,  14 marzo 2008 alle ore 10:50  

Quello che ha detto il nano è gravissimo!!
Pero' ho letto sul sito dell'ansa che la ragazza, sue testuali parole, votera per il PDL. Secondo voi è normale???

Crocco1830 14 marzo 2008 alle ore 11:15  

No. Non è normale. E non è normale che il PD non sia assolutamente alternativo al PdL. Non è normale l'assenza di una diffusa coscienza politica.

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