lunedì 17 dicembre 2007

De Magistris - CSM rinvia la decisione

La pronunciazione del CSM sul caso De Magistris, in merito alla decisione di sospensione, allontanamento o restituzione delle inchieste, ci sarà probabilmente solo a metà gennaio 2008. Già oggi, però, ci sarebbe potuta essere una prima decisione dello stesso CSM, in merito al "trasferimento cautelare urgente" del magistrato, richiesta nel settembre scorso da ministro della Giustizia (sic!), Clemente Mastella, ma tutto è comunque rinviato all'11 gennaio prossimo. A De Magistris sono contestate irregolarità nell'esercizio delle proprie funzioni. Tra le quali, violazione del segreto istruttorio ed in merito alle dichiarazione del pm calabrese, che si sarebbe presentato come "vittima di persecuzioni da parte di magistrati e politici". De Magistris si difende a ragione, affermando di non avere mai divulgato notizie in merito alle indagini da lui condotte. Ed infatti, ciò che ha scatenato il massacro mediatico del pm calabrese sono state le sue denunce di isolamento, in special modo, quelle riferite con i suoi interventi alla trasmissione Anno Zero. In tanti si sono domandanti dell'opportunità delle affermazioni di De Magistris: "Può un giudice denunciare taluni comportamenti sui media? Non sarebbe stato il caso di rivolgersi alle istituzioni competenti?". Questa è la domanda più ricorrente. Ma a chi rivolgersi? Proprio a coloro che già lo avevano isolato? Oppure a quella politica che lo vorrebbe innoquo? In realtà De Magistris, da uomo solo quale è rimasto, non ha potuto fare altre che rendere pubblica la sua solitudine. Ora è in atto una vera e propria battaglia di giustizia, con da una parte l'indignazione dei cittadini, per i poco chiari (o forse sarebbe il caso di dire, fin troppo chiari) intrecci tra affari e politica e dall'altra gli interessi particolari di chi trae profitti da quegli stessi rapporti.

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