Sacconi e Roccella. Attenti a quei due

Non voglio affrontare il tema della vita, della morte, della sofferenza. Cose che ognuno vive a modo proprio. Pure se, anche in questo si misura il rispetto della dignità umana.
Ma il ministro Sacconi ed la sottosegretaria Roccella, non lo sanno. Se ne fregano. E così annunciano la possibilità di fare approvare dal governo un decreto urgente, per fermare in qualche modo l'esecuzione delle sentenze dei tribunali, che acconsentono all'interruzione delle terapie per Eluana. Sarebbe l'ennesimo spregevole atto del ministro Sacconi contro decisioni di tribunali sul caso Englaro. Solo l'ultimo di una serie di atti, che potrebbero essere definiti persecutori, contro Eluana e la sua famiglia.
Nell'atteggiamento cinico e sadico di Sacconi e Roccella, trova luogo la più bassa e volgare meschinità. Formalmente rappresentanti del popolo italiano e sostanzialmente invasati sostenitori del Vaticano, Sacconi e Roccella sembrano seguire, più che la Costituzione italiana, le leggi della Santa Sede ed le dogmatiche imposizioni vaticane. Due rappresentanti dello Stato italiano, che farebbero sospettare di essere infiltrati della Santa Sede nelle istituzioni repubblicane. Ma sappiamo che non ce n'è bisogno di 007. Che questa sgangherata Repubblica è già incamminata verso la teocrazia.
Dovrebbero essere fermati, in qualche modo (ovviamente legittimo e democratico), Sacconi e Roccella. Daljavascript:void(0) buon senso, ma è inutile contarci. Da qualche istituzione repubblicana, ma non pare possibile. Dalle proteste dei cittadini, che tanto non le ascolterebbero. Ma sembrano così presi nella loro opera teocratica, che forse solo la sindrome del chiavistello potrebbe fermarli, che magari darebbe anche la possibilità di capire cosa si prova ad essere prigionieri del proprio corpo. Lo so che il male si dovrebbe augurare a nessuno. Ma è ancora più vero che non si dovrebbe farlo.