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giovedì 8 gennaio 2009

Lippi ci vede male ... Cannavaro vuole fare il premier?

Tranquilli, tranquilli. Di gay nel calcio non ce ne sono. Nemmeno uno. Da almeno quarant'anni non se ne vedono. Cioè, Lippi in quarant'anni di attività nel calcio non ne ha visto uno che sia uno. Cioè, dice Lippi, non ci sono proprio omosessuali ... completamente omosessuali. Lippi pensa che forse ci potrebbe «essere qualcuno che abbia qualche tendenza, ma che non vada in giro a fare proposte o a mettere i manifesti».
Perchè per Lippi, che ricopre il "delicato" ruolo di CT della nazionale italiana di calcio e che quindi ha la responsabilità di rassicurare gli italici tifosi e di essere una sorta di guida nazional-spirituale-passionale, Lippi, dicevo, distingue tra tendenza sessuale e omosessualità. Chissà se binettianamente non consideri la seconda una patologia.
Ma da vero leader moral-popolare, Lippi richiama i "tendenti" a non mostrare la propria omosessualità. Tradotto dall'immaginario subculturale del nostro, immagino voglia dire che non sarebbe il caso per un calciatore, di presentarsi in campo con decoltè rosa e tacchetti a spillo.
Come se una persona omosessuale debba per forza essere una bizzarra caricatura di Renato Zero ai tempi di "Viva la Rai". Credo a questo punto che sarebbe il caso di avvertire Lippi che se ci sono avvocati gay, baristi gay, idraulici gay, ingegneri gay, forse ci sono anche calciatori gay. Se non li ha visti, forse è perchè non può riconoscerli attraverso i suoi stereotipi.

Intanto Cannavaro, altro eroe nazionale ai tempi dei "popopo", dice di essere stato frainteso. Lui «non ha nessun pregiudizio nei confronti di chi affronta scelte differenti», cioè gli omosessuali. Crede giustamente Cannavaro, che «gli spagnoli negli ultimi anni hanno fatto passi avanti rispetto a noi italiani» sui diritti civili, ma da padre «crede nella famiglia tradizionale». In sintesi: in Italia siamo indietro sui diritti civili, però chi se ne frega. I gay è meglio che continuino a non sposarsi.
Ma soprattutto il Fabio nazionale ha smentito la sua precedente dichiarazione sul film "Gomorra", rilasciata in un'intervista su un settimanale. Se in quell'occasione aveva detto che Gomorra non «gioverà all'immagine dell'Italia nel mondo. [visto che] Abbiamo già tante etichette negative», ora Cannavaro dichiara di non aver «mai detto che possa ledere l'immagine dell'Italia all'estero».
Ora, vediamo un po': viene dal mondo del calcio; è popolare; non è troppo alto; dice qualche cazzata che poi subito smentisce ... non è che punta a diventare presidente del consiglio?

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