lunedì 9 febbraio 2009

Appello contro l'installazione in Italia del comando Africom

Nello scorso dicembre, la decisione del ministero degli esteri italiano di ospitare l'Africom (U.S.Africa Command) è passata quasi completamente inosservata.
Africom è il comando statunitense per l'Africa con l'obiettivo dichiarato di portare aiuto in quel continente, ma a sostegno "della politica estera degli Stati Uniti". Nel progetto è previsto il sostegno alle unità militari di crisi, alle forze antiterroristiche in nord Africa e la formazione degli eserciti nazionali africani. A questo progetto, partorito nel 2007 dalla mente guerrafondaia e colonialista di Bush, è stato opposto il rifiuto di offrire ospitalità da parte degli stessi Paesi africani.
A quel punto, occorreva trovare una base operativa in una nazione vicina al continente africano. La Spagna era stata la prima scelta americana, ma Zapatero ha opposto il suo rifiuto, per la gioia del governo italiano, che ha prontamente offerto la sua ospitalità a centinaia di militari e mezzi da guerra USA sul proprio territorio, e precisamente a Napoli e Vicenza.
Il governo italiano, in pieno stile autoritario ed applicando quel decisionismo che in troppi continuano incoscientemente a reclamare, ha pensato di comunicare questa sua decisione ad alcuni Stati africani, ma ha preferito non informare il Parlamento ed i cittadini italiani.
Contro questo atto assolutamente antidemocratico del governo italiano, è nato un appello di molti studiosi africanisti e di diverse aree disciplinari.

Appello contro l'installazione in Italia del comando Africom delle forze armate USA

Nel Dicembre 2008 il Ministro degli Esteri annunciava un importante accordo dalle pesanti ricadute in politica interna e internazionale: Africom sarebbe stato ospitato in Italia. Pochissimi ne hanno preso atto con la serietà e la preoccupazione che sarebbe stata necessaria, pochi di più ne sanno qualcosa. Non se ne parla affatto, né ne è stato discusso in Parlamento o nelle amministrazioni locali delle regioni interessate, eppure, il nostro Paese ospiterà il comando del Pentagono, coordinato tra Vicenza e Napoli, nella basi operative americane Ederle, Dal Molin e Sigonella; a quest'ultima - come s'è appurato nel 2005 - fa già capo la centrale d'intelligence per le operazioni anti-terrorismo in Africa: un osservatorio di telecomunicazioni e aerei P-3C Orion gestiscono il controllo di un’area compresa tra Golfo di Guinea e Corno d’Africa e ora sopraggiungeranno altri soldati (750), armamenti e logistica. Alex Zanotelli e la sua rete stanno facendo molto per sensibilizzare la cittadinanza circa i modi in cui una decisione di tale importanza sia stata presa senza alcun riguardo per le Istituzioni: noi, in qualità di studiosi, invitiamo a prendere in seria considerazione le implicazioni di un simile accordo.

Qui per leggere tutto l'appello

11 commenti:

Damiano Aliprandi 9 febbraio 2009 alle ore 14:41  

Non sapevo di questa storia, grazie per l'informazione.
Certo che siamo lo zerbino degli Americani, che misero Paese il nostro....

Uhurunausalama 9 febbraio 2009 alle ore 15:21  

Anche io non ne sapevo assolutamente nulla:ma guarda un pò che caso che è passata inosservata agli organi di informazione...
Come dice l'incarcerato:siamo proprio lo zerbino degli usa...

Crocco1830 9 febbraio 2009 alle ore 17:18  

@ L'incarcerato: servi delle politiche espansioniste di Bush, sarà interessante vedere l'atteggiamento con il nuovo presidente.

@ Uhurunausalama: forse non sapevano che guerra umanitaria o di pace inventarsi. Meglio non dire niente.

Pierprandi 9 febbraio 2009 alle ore 17:31  

Mi accodo a quelli che non sapevano nulla...Mea culpa. Strano che i media non ne abbiano parlato...Forse ereno troppo presi dal grande fratello..Che schifo. Grazie dell'informazione. A presto

Anonimo,  9 febbraio 2009 alle ore 17:41  

Mi era sfuggito :(

Gap 9 febbraio 2009 alle ore 18:57  

Crocco chiama Gap risponde. Nulla in contrario, anzi.
Ciao

Anonimo,  9 febbraio 2009 alle ore 19:20  

Ma che bella storia. Ci mancava solo questa dopo tutte le basi inchiodate dagli Usa. Obama che fara? Secondo me, niente.

DS 9 febbraio 2009 alle ore 19:39  

c***o mi era completamente sfuggita questa notizia molto controversa. grazie mille per l'info, approfondirò!
tommi

Crocco1830 9 febbraio 2009 alle ore 20:12  

@ Pierprandi: strano? mmmh ... no, non molto.

@ Klochov: anch'io ho trovato la notizia solo oggi.

@ Gap: sarà un bel leggersi. Ciao.

@ Riverinflood: senza contare che a Sigonella ci sono già squadre di intervento in quelle zone.

@ Tommi: appena ne hai, facci avere altre notizie.

Aride 9 febbraio 2009 alle ore 21:03  

Grazie per l'info.... Pure io ne ero all'oscuro.... Ennesima conferma che i media di regime ci rimpinzano di minchiate, grandi fratelli, isole più o meno famose, mezzi cervelli in calzoncini strapagati per tirare calci ad una palla, ma per le notizie vere non trovano il tempo... A noi il compito di andare a cercarle. Grazie ancora.

coscienza critica 10 febbraio 2009 alle ore 19:42  

D'altra parte, 'non è possibile avere un Paese (l'Italia) con più insegnanti e meno carabinieri'.
[!!!!!!]

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