Mi fermo qui...
Dopo domani questo blog compirà due anni. Ma già oggi annuncio di fermarmi qui. Dopo 397 post, uno ogni due giorni in media, lascio questo blog.
Nuovi impegni mi impediscono di aggiornare questo spazio con costanza e soprattutto con serietà, come ho tentato di fare per oltre 700 giorni. Scrivere tanto per farlo; battere una serie tasti per dire niente o troppo poco; muovere le dita sulla tastiera, solo per esserci, non mi piace. Ho sempre scritto per comunicare qualcosa: un mio pensiero o porre l'attenzione su una notizia. E qualche volta ho dato molto volentieri spazio ad altre voci, dedicando un post senza aggiunte e senza tagli, mettendomi dal lato del commentatore.
Senza il tempo per continuare a tenere vivo il blog in questo modo, preferisco lasciarlo libero come un oggetto nello spazio. Rimarrà libero di viaggiare nella rete, senza nessuno che lo conduca.
Ringrazio tutti gli amici blogger con cui ho avuto il piacere di confrontarmi, senza avere purtroppo la possibilità di incontrarli. Ma, è inutile nasconderci, ognuno di noi lega o si sente vicino, a qualcuno più che ad altri. Io, ovviamente, non faccio differenza. Perciò, un saluto particolare vorrei dedicarlo a Il Russo, con il quale ho avuto scambi di battute anche aspri, pure nella generale comune visione delle situazioni, ma sempre leali e sinceri. A L'Incarcerato, con il quale ho condiviso alcune sue iniziative. Lo ringrazio per la tenacia con la quale ha affrontato guevariamente, temi che coinvolgono persone e casi anche lontani. E Riverinflood. Il suo modo di scrivere mi piacque da subito e fu il mio primo amico blogger. Ci siamo seguiti costantemente e ci accomuna un insofferente pensiero marxista, in questo mondo dominato dal cinismo neoliberista. Mi piace pensare che, non fosse per la lontananza, saremmo stati ottimi amici.
Continuerò a seguire, pure in maniera meno assidua, la maggior parte dei blog che ho incrociato in questi due anni. E magari avremo modo di riscriverci. Forse più in là mi dedicherò ad un altro spazio blog. E, magari lo farò con il mio nome. Certo è che Crocco1830 si abbandona senza meta, con il suo blog Rubicondo, nello sconfinato universo della rete.
Ciao a tutti.