Vasto, nessun diritto all'abitare
Ho provato un certo senso di disagio, nel leggere le parole del sindaco di Vasto, che in questi giorni si è rallegrato per l'insediamento in città, della Commissione per la formazione delle graduatorie per l’assegnazione di alloggi Erp (Edilizia Residenziale Pubblica).
In conferenza stampa, il sindaco Luciano Lapenna, ha definito l'insediamento della commissione come "un motivo di grande soddisfazione". Particolarmente soddisfatto il primo cittadino di Vasto, perchè finalmente i tempi burocratici legati al settore dell'edilizia ERP dovrebbero essere verosimilmente più rapidi, mentre "fino a qualche tempo fa per il disbrigo di ogni pratica riguardante il settore degli alloggi popolari bisognava recarsi a Lanciano”.
Come non rimanere dunque, almeno sbigottiti da tanto facile entusiamo del primo cittadino vastese? E' bene ricordare che anche a Vasto sono presenti numerose famiglie che non possono permettersi il lusso di accendere un mutuo; anche nella nostra città esistono famiglie che non hanno i mezzi economici per pagare regolarmente un affitto. Il disagio economico - a cui quello abitativo è ovviamente legato in maniera diretta - è tanto reale che la Caritas vastese eroga circa 50 pasti al giorno. Senza contare quanti, seppure vivano in una cronica difficoltà economica, non si rivolgono a tali associazioni di volontariato, frenati da un forte senso di imbarazzo.
Questa amministrazione quindi, farebbe bene a dare risposte concrete a tutte quelle famiglie che intanto rimangono in attesa di poter godere almeno del proprio diritto all'abitare. L'alternativa è continuare a vivere, finchè le è consentito dai tempi del mandato amministrativo, dell'autoreferenzialità di cui finora ha dimostrato di sapersi nutrire.
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