Antenne a Vasto. Lettera aperta al Dr. Fabio Smargiassi
(Copiamo dal Blog 1manifesto e pubblichiamo)
Lettera aperta al Sig. Presidente della Commissione “Assetto del Territorio” del Consiglio Comunale di Vasto –Dr. Fabio Smargiassi
Gent.mo Presidente Antenne: ”non si possono illudere le persone, né fare demagogia” ha affermato durante i lavori del C.C. del 29/12/2007, l’Assessore all’Urbanistica, Dr.ssa Suriani. Poi, mentre lei, Presidente, nel suo intervento anticipava di voler coinvolgere le Associazioni ed i Comitati di Quartiere in quanto portatori di “interessi diffusi” dei cittadini (facoltà, peraltro, riservatale dalla legge) si è udita un’altra affermazione “strabiliante” dai banchi del PD: “ è ora di dire BASTA A QUESTA DEMAGOGIA ASSOCIAZIONISTICA ! ”.
Come vede, Dr. Smargiassi, lustri fa si parlava di arroganza dei DEMOCRISTIANI, poi di quelli del CENTRO-DESTRA; nell’occasione, i presunti fautori del “CAMBIAMENTO” si sono superati, facendo TOMBOLA PIENA!
Questo comitato, interpretando il comune sentire dei comitati cittadini di Via Ciccarone e “Stella Maris” di Vasto Marina presenti, nonché in solidarietà di quelle Associazioni che si battono da una vita a tutela della salute delle persone, delle bellezze e del territorio della nostra stupenda città, nel prendere atto della sua fine sensibilità democratica ed istituzionale (che onora lei e la carica che ricopre), respinge al mittente le indelicate affermazioni di coloro i quali hanno già dimenticato che quei cartelli, quel tricolore simbolo della Costituzione (che compie in questi giorni 60 anni), quel lacero lenzuolo che ci onora, con la scritta “alberi si, antenne no”, campeggiavano intorno ai palchi elettorali di Forte e Lapenna e che non meno del 50% dei voti, lorsignori li hanno avuti grazie all’impegno della migliore “Società Civile” vastese. In simile contesto, diventa persino penoso che il sindaco in carica , il 13 giugno 2006 abbia potuto far scrivere su di un manifesto, la fatidica frase: “grazie a tutti, da oggi lavoreremo insieme per costruire il futuro”. Sappiamo come il “fumo di Londra” abbia poi avvolto gli intendimenti rivelatisi “virtuali”, del primo cittadino della Patria di Rossetti.
Ove lei, dunque, voglia mantenere fede a quanto espresso in C.C. (senza dare retta a chi non perdendo il vecchio e antistorico vizio dell’”egemonia”, vorrebbe impartirle ordini) sapremo dare ogni utile contributo per trovare una soluzione la più condivisa possibile, con rispetto dei cittadini e soprattutto per ridare lustro al Comune, affinché possa riprendere un minimo di governo del territorio, laddove i potenti della telefonia non possono continuare a spadroneggiare. Non si possono scaricare sui cittadini, errori e colpe che sono solo ed esclusivamente di chi si è avvicendato al governo della città, sul piano antenne (e non solo). Prima di parlare di demagogia è utile ricordare che negli anni 2005-2006, ben 6 Associazioni cittadine con (oggi, non sembra vero) primo firmatario, Peppino Forte, avevano rappresentato la gravità dei problemi(antenne, leucemie, abbandono di quartieri come ad es. il S.Paolo,ecc.) al Comune di Vasto, al Prefetto ed al Presidente della Repubblica. Insediatasi la nuova amministrazione, non solo Forte non ha risposto neanche a sè stesso (e non ha convocato il famoso C.C.straordinario sulle antenne sul quale tanto si era scontrato con i predecessori) ma nonostante ripetuti solleciti ad egli, al Sindaco, in primis e all’Assessore Suriani, fino a due settimane fa, oltre duemila cittadini, a mezzo di questo Comitato, non hanno potuto avere un rigo di risposta scritta, argomentata e motivata, soprattutto in merito all’indagine epidemiologica della ASL, a tutela preventiva della salute (essendo Vasto città “a rischio”dal 1994), ai dati delle emissioni elettromagnetiche rilevate dalle centraline (come annunciato in gennaio 2007), nonché sulle emissioni di polveri sottili), censimento antenne, intervento del Sindaco (su mandato del C.C. del 5 marzo 2007) sul Presidente della Regione, onde premere sul Governo Prodi per far dimezzare le emissioni elettromagnetiche, previo abrogazione del famigerato D.Lgs. “Gasparri”.
Che dire poi del famoso “incontro” dell’8 febbraio 2007. Torniamo a ripetere che non vi è stata nessuna concertazione, perché in quella riunione associazioni che hanno fatto la storia di Vasto, nel difendere il suo territorio, l’ambiente e la salute (firmatarie con noi e Peppino Forte, dei suddetti esposti) quali l’ARCI, L’APE, IL TRIBUNALE DEL MALATO-ITALIA NOSTRA e la stessa PORTA NUOVA, ed altre, non sono state neanche invitate. In quella sede non è stato concordato un bel nulla e la riprova è che avendo noi richiesto un verbale dell’evento, in Comune, tale documento non esiste. L’Assessore Suriani insistette (e Forte non si oppose, scrivendo, poi, sul suo sito internet che era stato “concordato”….) nel dire che il protocollo lo avevano firmato “quelli di prima” e che il Comune andava avanti (nonostante le promesse elettorali e dell’estate 2006).Infatti, pur assenti le predette Associazioni per mancato invito, in quella sede vi furono ben 5 interventi nettamente contrari, con gentile richiesta di elaborare un “nuovo regolamento antenne”, con avvertenza di ricorso, ove necessario, alla Procura della Repubblica, per difendere la salute dei cittadini, sia per l’antenna prevista nella pinetina di Via Pertini, che per quella presso la “bagnante” (entrambi SITI “SENSIBILI”), con l’aggiunta (relativamente a quest’ultima) del “deturpamento di bellezze naturali”, in luogo paesaggistico di pregio internazionale (art.734 c.p.), le cui cartoline arrivano fino al WEST AUSTRALIA. A fronte di una posizione pressoché astensionistica di qualche altro intervenuto, soltanto il rappresentante dell’Associazione “LA BAGNANTE” di Vasto Marina si espresse in favore dell’installazione nella pinetina in riva al mare, con addirittura “ringraziamenti” per l’amministrazione comunale. Sbalorditi, in quella sede, ci chiedemmo dove era finito il giovane rappresentante della stessa associazione (che aveva firmato con coraggio le sopraddette denunce, insieme a noi e Peppino Forte) visto che, di colpo, se ne presentò un altro, da noi mai visto in anni di riunioni del Comitato Cittadino.
Pertanto, ripristinata la “verità storica” e animati da “forte” senso di responsabilità, torniamo a dire che i comitati e le associazioni dei cittadini, caro Presidente, sono sempre stati (pur inascoltati) e sono disponibili per contribuire ad elaborare un nuovo e definitivo “regolamento antenne”, che possa essere il frutto di un’intesa, la più razionale e rispondente alle esigenze della città. A tal fine preferiamo non concludere noi questa missiva , ma affidandoci alle parole (documentate da 5 anni di vittorie a tutto campo, sia al TAR che al Consiglio Di Stato)del Vice Sindaco di Orsogna(4mila abitanti), Fabrizio Montepara: “queste grandi società, NON POSSONO VENIRE A CASA NOSTRA A FARLA DA PADRONI. DEVONO SEDERSI A UN TAVOLO PER DISCUTERE CON I RAPPRESENTANTI DEI CITTADINI. Questa sentenza (n.b. di poche settimane fa)- conferma la lungimiranza della decisione di elaborare un regolamento comunale per decidere dove installare gli impianti di telefonia mobile.
L’apposita commissione consiliare ha completato tutte le indagini e le misurazioni necessarie. Le compagnie di telefonia potranno allocare le antenne in appositi siti, INDIVIDUATI SULLA BASE DI ELEMENTI SCIENTIFICI DAI RAPPRESENTANTI DEI CITTADINI, in seguito al confronto con i gestori telefonici, e non unilateralmente da questi ultimi. Orsogna si conferma all’avanguardia sulle problematiche della telefonia mobile e sta facendo scuola anche a livello nazionale”.
Gentile Presidente, nel ringraziarla se vorrà avvalersi di tutte le prerogative di legge per risolvere il problema, ci pregiamo far osservare all’ Amministrazione attiva che questo testè citato è “CAMBIAMENTO”, non quello dell’”anno che verrà”…poiché il protocollo l’hanno firmato “quelli di prima!” Cordiali auguri di BUON ANNO.
- COMITATO “UN QUARTIERE PER VIVERE” - ZONA S. PAOLO - VASTO Antonio Colella
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